La Manna: l’oro bianco del Parco delle Madonie

Tu sei qui:

Sapete che il nostro territorio delle Madonie nasconde un vero e proprio tesoro? Un tempo chiamata miele di rugiada, la Manna è considerata una vera e propria ricchezza!

Ricavata dalla linfa solidificata del frassino meridionale, specie che cresce in particolare nell’area del Parco delle Madonie, la Manna è uno dei prodotti più antichi del nostro territorio, ricca di zuccheri e di proprietà nutrienti.

La storia della Manna

Diffusa soprattutto nell’area mediterranea, la Manna era già nota ai Greci e ai Romani per le sue molteplici proprietà terapeutiche. In particolare, veniva somministrata ai neonati che soffrivano di coliche nei primi mesi di vita. In Sicilia, venne introdotta dagli Arabi, i quali la consideravano cibo divino per la sua estrema dolcezza.

L’aspetto

La Manna si presenta sotto forma di una sostanza biancastra solida, generalmente di forma allungata, definita “a cannolo”. La sua caratteristica dimensione deriva dal processo di colatura della linfa che, una volta fuoriuscita dal tronco, si solidifica a contatto con l’aria, creando delle tipiche stalattiti.  

La lavorazione

La Manna viene estratta artigianalmente durante la stagione estiva (soprattutto nei mesi di luglio e agosto) per opera dell’ntaccaruolo, il quale, munito di appositi strumenti, incide la corteccia del frassino. Per farlo, utilizza sia il mannaruòlo, per incidere, che la rasula, utile per raschiare la manna che rimane incastrata tra i solchi della corteccia. Praticata l’incisione, la manna viene fatta colare lungo un filo di nylon posto su una sottile lamina di acciaio. Una volta a contatto con l’aria, la linfa solidifica dando vita alla classica ‘manna a cannolo’. Da lì, viene lasciata essiccare ancora al sole per alcuni giorni. Alla prima asciugatura, ne segue una seconda. Da quel momento la manna è pronta per essere commercializzata.

Le proprietà

Grazie alla presenza del mannitolo, suo principale componente, la manna è un dolcificante del tutto naturale, ottimo sostituto allo zucchero, potendo così esser consumato anche da chi soffre di diabete. Rigenera la flora intestinale, rafforzando le difese immunitarie.  Inoltre, le sostanze antiossidanti di cui è composta favoriscono l’eliminazione delle scorie e dell’adipe in eccesso, rendendola un ottimo alleato per la linea. In tempo più recenti, per le sue proprietà lenitive ed emollienti è utilizzata anche nel campo della cosmesi naturale.

FOTO: Il frassino

Maria Pia Scancarello

Articoli correlati

Collegamenti utili

Seguici sui social

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Telegram
WhatsApp