Gioiello del borgo di Geraci Siculo è la sua Biblioteca Comunale, con il suo ricco e vasto patrimonio letterario.
Storia
Edificata intorno al 1866, la Biblioteca sorse nel periodo in cui le leggi anticlericali portarono alla soppressione degli Ordini religiosi e all’impossessamento di tutti i beni appartenenti ai conventi e monasteri. A Geraci, in quel tempo, venne così anche soppresso l’Ordine dei Padri Cappuccini, custodi fino ad allora di una ricchissima Biblioteca, o meglio “Liberia”, come spesso citata nei documenti storici.
Nella prima metà del 1900, la Biblioteca Comunale fu costretta così a subire vari spostamenti che causarono, purtroppo, una grave dispersione e il deterioramento del ricco patrimonio letterario. Ma bellezza resiste al tempo e ai luoghi! Decine di migliaia i volumi custoditi al suo interno, attraversi i quali è possibile vivere e scoprire la storia del nostro borgo e della nostra Isola.
Nel 1981, la Biblioteca trovò finalmente, dopo tanto peregrinare, la sua sede nel plesso attuale sito in Via Francesco Ventimiglia n. 47. L’anno successivo, venne intitolata a Padre Giammaria Carapezza da Geraci, illustre Cappuccino dell’Ordine originariamente custode della Biblioteca.
Non solo libri
All’interno della Biblioteca comunale di Geraci è inoltre possibile ammirare la tela di Joseph De Galbo, pittore Castelbuonese, raffigurante la Trasfigurazione di Cristo tra Mosè ed Elia in presenza degli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni.
Foto: Biblioteca Comunale Geraci
Maria Pia Scancarello
