Il Monastero di Santa Caterina: storia ed opere

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Uno dei luoghi simbolo del borgo di Geraci è l’antico Monastero di Santa Caterina.

La storia

Annesso alla Chiesa di San Giuliano, il Monastero venne costruito nel 1498, sotto la Regola di San Benedetto. Abitato dalle sorelle Benedettine cassinesi, congregazione di “Donne ritirate”, le religiose fecero dell’edificio la loro abitazione e il loro culto di preghiera.

Il terremoto dei primi anni del 1800 danneggiò pesantemente l’edificio, costringendo le suore a rifugiarsi nelle campagne limitrofe. Nel 1866, a causa della soppressione degli ordini religiosi, il Monastero perse tutti gli immobili. Questi vennero poi riacquistati dal Vescovo di Cefalù e riconsegnati alle suore, con il successivo riconoscimento di Ente morale.

Le opere

All’interno del monastero sono custodie alcune delle opere sacre più preziose. Diversi i paramenti ricamati in oro e argento, alcuni dei quali risalenti al XVIII secolo. Ma tra tutte, spicca il reliquiario architettonico di San Giuliano che reca alla base le figure di Santa Caterina e della Vergine e che culmina con il Cristo risorto. Da ricordare anche la scultura marmorea rappresentante Santa Caterina, di Giuliano Di Marino da Palermo, e l’organo risalente al 1765, attribuito a Giacomo Andronico di Palermo.

FOTO: Madonie Live

Maria Pia Scancarello

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